CHIAMACI

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I volontari di Teleassistenza svolgono un servizio dedicato alle persone anziane, sole o con gravi problemi di salute

Teleassistenza

Il servizio di Teleassistenza svolge due importanti funzioni: la chiamata amichevole settimanale e l'intervento in caso di emergenza. Ci sono due dispositivi che garantiscono l'adeguata assistenza dei beneficiari del servizio. Il servizio è attivo 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno, 24 ore su 24.

La chiamata amichevole

Settimanalmente i volontari di Teleassistenza contattano i loro assistiti per informarsi sul loro stato di salute e sulle loro esigenze, o anche solo per tenere loro compagnia. I volontari sono adeguatamente formati in merito alla gestione di una chiamata amichevole, grazie ad un corso tenuto da AVPS e da uno psicologo. La chiamata viene effettuata sempre dallo stesso volontario (dato che i turni dei volontari sono fissi, così come l'appuntamento settimanale). In questo modo l'assistito potrà avere un interlocutore conosciuto, di cui fidarsi, con cui sarà più semplice e piacevole interagire. La chiamata amichevole serve non solo a tenere compagnia all'assistito, ma anche ad effettuare il test sull'efficienza dei dispositivi. È fondamentale che chi usufruisce del servizio di Teleassistenza, soprattutto se anziano, sia in grado di attivare correttamente la chiamata d'emergenza in caso di necessità. Grazie ai volontari, gli anziani si abituano, di chiamata in chiamata, a portare sempre con sé il telecomando e ad utilizzarlo correttamente.
La chiamata amichevole dura circa 15 minuti. Il servizio è attivo 7 giorni su 7 dalle 8.00 alle 20.00. Il giorno e l'orario della chiamata viene concordato insieme all'assistito e alla sua famiglia in fase di attivazione del servizio e di installazione dei dispositivi.


La chiamata d'emergenza

L'assistito può mettersi, in qualsiasi momento, in contatto con gli operatori AVPS, attraverso un radio-comando da portare al collo o in tasca. Questo strumento può essere facilmente attivato con la semplice pressione di un pulsante. L'allarme dell'utente viene inviato al ricevitore digitale dell'Associazione, il quale fa apparire sul computer del volontario la schermata di emergenza con la scheda individuale dell'utente. Allo stesso tempo l'assistito riceve la chiamata dall'operatore (sul dispositivo vivavoce installato da AVPS).
Se l'assistito risponde, l'operatore attiva prontamente l'intervento più adeguato, dalla semplice chiamata di cortesia fino alla richiesta di mezzi di soccorso.
Se l'assistito non risponde, è un segnale d'allarme. In questo caso l'operatore telefona al primo soccorritore in lista tra le persone registrate come reperibili, indicate secondo un ordine predefinito. Queste persone possono essere familiari oppure amici e vicini di casa. L'importante è che queste persone siano in possesso delle chiavi dell'abitazione dell'assistito. L'operatore lascia la chiamata aperta, in modo che chi interverrà possa comunicare lo stato di salute dell'assistito. A seconda delle condizioni, si può decidere di chiamare il servizio di emergenza oppure di rinviare la questione al medico di famiglia o alla guardia medica (a seconda dell'orario).
In alcune situazioni particolarmente gravi l'operatore chiama subito il soccorso sanitario, informando comunque i familiari.
Il servizio è attivo 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno, 24 ore su 24.


Come si attiva il servizio di teleassistenza?

Per attivare il servizio di teleassistenza, è necessario rivolgersi agli assistenti sociali del comune di residenza del richiedente-destinatario.

Il requisito per l'istallazione del dispositivo viva voce è il possesso di una linea telefonica fissa.

In fase di richiesta è importante descrivere precisamente le condizioni di salute dell'assistito, al fine di agevolare l'intervento in caso di emergenza. Pertanto è necessario indicare le patologie (competenza del medico di base), lo stato di salute generale (esempio: udito ridotto, deambulazione difficoltosa), lo stato di autonomia della persona. Inoltre è importante descrivere l'abitazione (esempio: appartamento al quarto piano, con ascensore).

Al momento dell'attivazione del servizio, i richiedenti devono fornire una lista di nominativi del parente di riferimento, unico riferimento per il servizio (a cui la Teleassistenza si rivolgerà per le principali comunicazioni) e delle persone che danno la propria disponibilità ad intervenire in caso di emergenza. Per ognuno, bisogna indicare i contatti, la reperibilità e le disponibilità. Servono minimo 2 contatti di persone contattabili in caso di necessità. Come anticipato, queste persone non sono necessariamente parenti. Devono però essere persone di fiducia e in possesso delle chiavi della casa dell'assistito.

I richiedenti devono firmare una liberatoria che autorizza l'intervento dei Vigili del Fuoco, in caso di chiamata d'emergenza con mancata reperibilità di chi ha le chiavi dell'abitazione dell'assistito.

I dispositivi

Ci sono due dispositivi che garantiscono l'adeguata assistenza dei beneficiari del servizio. Il primo è un apparecchio viva voce, il secondo è un telecomando portatile.

L'apparecchio viva voce serve per comunicare con l'operatore, e necessita di una linea fissa per poter essere installato.

Il telecomando è dotato di un cordoncino, in modo che l'assistito possa sempre portarlo con sé. Il pulsante del telecomando serve ad attivare la chiamata d'emergenza. Il peso del telecomando è di circa 20 grammi.

I dati sotto indicati sono riferiti all'anno 2016 e aggiornati al 31.12.16.

 

15000

Chiamate Amichevoli

24

24 ore su 24

332

Assistiti

77

Volontari

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